Problemi cardiaci, disturbi intestinali, disfunzioni sessuali… Quando la mente diventa corpo.
PUÒ IL CORPO ESSERE PORTAVOCE DELLA MENTE?
La risposta a questa domanda è sicuramente affermativa!
I fattori psicologici intervengono spesso nei meccanismi di eziopatogenesi, ossia i meccanismi che danno origine alle malattie.
L’incapacità di alcune persone di esprimere i propri pensieri ed emozioni trova talvolta come unica soluzione il disturbo psicosomatico; tramite esso il corpo diventa esibizione di uno stato di sofferenza mentale o di un momento difficile a livello psichico ed emotivo.
Alla base del disturbo psicosomatico vi è il processo
QUALI SONO I DISTURBI PSICOSOMATICI PIU’ DIFFUSI?
Tra i disturbi psicosomatici più frequenti troviamo:
- disturbi dell’apparato gastrointestinale: nausea, meteorismo, vomito, diarrea, colite, ulcera, gastrite, intolleranza a cibi diversi;
- disturbi dell’apparato cardiocircolatorio: aritmia, ipertensione, tachicardia;
- disturbi dell’apparato urogenitale: dolori e/o irregolarità mestruali, disfunzioni dell’erezione e/o dell’eiaculazione, anorgasmia, enuresi;
- disturbi dell’apparato muscolare: cefalea, crampi, torcicollo, mialgia, artrite;
- disturbi della pelle: acne, psoriasi, dermatite, orticaria, sudorazione eccessiva;
Tali manifestazioni corporee non sono simulazioni prodotte intenzionalmente dal soggetto, bensì risultano essere disagi reali.
PERCHÈ RISULTA TANTO IMPORTANTE DIFFONDERE TALE COLLABORAZIONE?
- L’Italia è al quinto posto nel mondo per consumo di psicofarmaci: circa nove milioni di italiani ne fanno uso. Sono la seconda categoria di farmaci più diffusi in Italia, dopo quelli per il sistema cardiovascolare. Le donne consumano il doppio degli psicofarmaci degli uomini.
- In Italia ogni anno a 3,6 milioni (il 6% della popolazione italiana) viene prescritto un antidepressivo per poter fronteggiare una solitudine sempre più invalidante, situazioni stressanti o problematiche familiari.
- In molte nazioni sviluppate, dal 35% al 45% dell’assenteismo sul posto di lavoro è causato da disturbi mentali e psicologici (OMS).
- Il peso economico del disagio psicologico e psichiatrico è stimato fra il 3 e il 4% del PIL dell’Unione Europea (OMS).
L’importanza di sostenere tale collaborazione nasce dal pioneristico studio di Luigi Solano, docente di Psicosomatica presso l'Università La Sapienza di Roma, la cui sperimentazione, solo dopo un anno di compresenza medico-psicologo, ha messo in evidenza un risparmio della spesa sanitaria del 14%-17% annuo.
QUALI GLI EFFETTIVI VANTAGGI PER IL PAZIENTE DAVANTI A TALE COLLABORAZIONE?
Le ricerche dimostrano che le persone ottengono:
- Riduzione di tempo e denaro per visite e farmaci
- Riduzione delle ospedalizzazioni e delle conseguenze psicologiche ad esse legate
- Aumento della qualità della vita
- Riduzione dei tempi di attesa dal medico di base
COME REAGISCONO I PAZIENTI ALLE COLLABORAZIONE MEDICO-PSICOLOGO?
La risposta dei pazienti a tale tipo di collaborazione è decisamente positiva grazie alla sensazione percepita di essere considerati come persone.
Il guardare al paziente nella sua totalità permette di risaltare il concetto di curare come il dedicarsi alla persona, ossia il divenire partecipi del suo destino, delle sue ricerche, delle sue sofferenze e delle sue risorse positive.
L'incontro tra professionisti, Psicologi e Medici, permette quindi di dar vita a un nuovo e più efficace approccio alla salute psico-fisica garantendo a tutti quelli che ne esprimono la necessità un aiuto a tutto tondo che assicura un maggiore benessere ad ogni singola persona.